Sta arrivando l’estate e sulla nostra tavola iniziamo a portare nuovi prodotti di stagione tra gustosa frutta e freschi ortaggi, tra cui proprio il pomodoro. È vero, questa è una verdura reperibile in tutto l’anno, ma la sua pianta è rigogliosa proprio nella bella stagione per cui vogliamo domandarci…come si coltiva il pomodoro?
Ti assicuriamo che coltivare una pianta di pomodoro nel proprio orto o anche in un vaso capiente è una vera soddisfazione. Inoltre, produrre delle verdure in casa in maniera biologica è un’operazione etica, sostenibile e sana dal punto di vista alimentare.
COME SI COLTIVA IL POMODORO?
Per prima cosa bisogna conoscere come è composta la pianta di pomodoro, quest’ultima si compone di un fusto, che può raggiungere la lunghezza anche di due metri e presenta numerose ramificazioni sottili.
Le foglie sono lanciformi e leggermente pelose; i fiori sono composti da sottili petali gialli e sono normalmente riuniti in grappoli, mentre la bacca o frutto è rivestita da una sottile pellicina.
Essendo una pianta tipicamente estiva, necessita di molto sole, di un suolo profondo, ben drenato e ricco di materie organiche.
Se non possiedi un orto o un appezzamento di terra, ricorda che puoi anche piantare o acquistare una piccola piantina e porla in un vaso abbastanza grande da permettere la sua crescita. I consigli sul tipo di terreno o su come comportarti durante la crescita sono gli stessi!
A tal proposito, puoi iniziare la semina del pomodoro, in un piccolo semenzaio, nel mese di Febbraio o Marzo ma tenendo sotto protezione da gelate le piantine. Successivamente, intorno al mese di Aprile, scongiurato il pericolo di temperature troppo basse, quando il suolo raggiunge la temperatura di 15°C ed è già avvenuta la germinazione, le piantine possono essere interrate con la radice nuda in terra o in un semenzaio o vaso più grande. Se decidi di acquistare una pianta di pomodoro già cresciuta, puoi metterla in vaso o in terra già in una stagione calda e procedere con la fase di maturazione dei frutti.
Per quanto riguarda la semina in un appezzamento di terra, questa avviene sempre nel mese di Marzo. È necessario attendere circa due settimane per veder crescere le prime piantine, che saranno poi diradate. Ha quindi inizio il ciclo colturale vero e proprio. L’operazione di coltivazione in terra è decisamente più complessa e ha bisogno di maggiore attenzione per via delle intemperie, quando ancora le temperature sono basse, e perché la pianta deve essere protetta da parassiti e cimata per renderla più robusta (quando ancora la pianta è di piccole dimensioni).
La temperatura ideale per la fioritura è di almeno 13°C, per la maturazione fra 20 e 26°C; al di sotto di questa fascia la pianta muore, mentre al di sopra non si sviluppano i pigmenti che donano il classico colore rosso.
Solitamente, durante la sua crescita, la pianta di pomodoro necessita di un sostegno per riuscire a mantenere il peso dei suoi frutti. Questo sostegno può essere semplicemente un paletto di legno sottile o una canna da legare con un spago al fusto.
Per l’annaffiatura, l’operazione è davvero semplice perché la pianta ha bisogno di acqua con cadenza regolare nella fase di ingrossamento dei frutti, molto meno durante la loro maturazione, per non riempirli di acqua e migliorarne le qualità organolettiche.
In più, il getto di acqua non deve bagnare le foglie ma solamente il terreno, verso le radici, perché le foglie possono essere attaccate da funghi.
Infine, ti consigliamo di annaffiare nelle ore in cui c’è meno sole come la mattina, non troppo tardi, o al tramonto.
Adesso puoi ben dire che conosci le basi su come si coltiva il pomodoro! Sei pronto a prenderti cura di una tua piantina e raccoglierne i succosi frutti?